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Fiera del Cioccolato Firenze

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CHEF CHOCOLATIER: IL COOKING SHOW

Cacao: un rimedio naturale contro i grassi “cattivi”

Uno studio pubblicato dal British Journal of Nutrition indica il cioccolato fondente come fonte preziosa di polifenoli, più ricco di queste sostanze rispetto al vino e al tè verde o nero. In questo studio sono stati valutati gli effetti del consumo di 20 g di cioccolato fondente (contenente 500 o 1000 mg di polifenoli) per 2 settimane, sulla glicemia, sulla colesterolemia e sulla pressione arteriosa in 40 persone in sovrappeso o obese. Il consumo di cioccolato contenente 500 mg di polifenoli ha prodotto una riduzione significativa, sia della glicemia a digiuno che della pressione arteriosa. L’assunzione di 1000 mg di polifenoli al giorno non ha comportato effetti diversi sugli stessi parametri. Lo studio conferma, dunque, i benefici del consumo regolare di dosi moderate di cioccolato fondente sul metabolismo del glucosio (prevenendo diabete e sovrappeso) e nel controllo della pressione arteriosa.

Fonte: www.riza.it

Principali paesi produttori di cacao

Paese Valore Produzione
  ($1000*) Tonnellate
1 Costa d’Avorio 1,024,339 1,330 000
2 Ghana 566,852 736 000
3 Indonesia 469 810 610 000
4 Nigeria 281,886 366 000
5 Brasile 164,644 213,774
6 Camerun 138,632 180 000
7 Ecuador 105,652 137,178
8 Colombia 42,589 55,298
9 Messico 37,281 48,405
10 Papua Nuova Guinea 32,733 42 500
11 Malaysia 25,742 33,423
12 Repubblica Dominicana 24,646 32 000
13 Peru 21 950 28 500
14 Venezuela 13,093 17 000
15 Sierra Leone 8,472 11 000
16 Togo 6,547 8 500
17 India 6,161 8 000
18 Filippine 4,352 5 650
19 Congo 4,336 5,630
20 Isole Salomone 3,851 5 000

AFORISMI SULLA CIOCCOLATA

Il cioccolato non è solo gradevole al gusto, ma è anche un  balsamo meraviglioso per la bocca. Stephani Blancardi

La vita è come il cioccolato, è l’amaro che fa apprezzare il  dolce. Xavier Brébion

Gli altri alimenti non sono che alimenti, ma il cioccolato è  cioccolato. Patrick Skene Catling

La vita è come una scatola di cioccolatini, non sai mai  quello che ti capita! Tom Hanks, in Forrest Gump, Robert  Zemeckis, 1994

La pazienza è come il cioccolato… Non è mai abbastanza! Christelle Heurtault

Non pensate che il cioccolato sia un sostituto dell’amore…  L’amore è un sostituto del cioccolato. Miranda Ingram

Quando ci si sente tristi e addolorati ecc. basta mangiare  un po’ di cioccolata o aspettare un po’ di tempo perché tutto si metta matematicamente a bene. Tommaso Landolfi, Dialogo dei massimi sistemi, 1937

Anche se a una mucca dai da bere del cacao non ne mungerai  cioccolata. Stanis?aw Jerzy Lec, Pensieri spettinati, 1957

Dimenticate i diamanti, è il cioccolato, credo sarete  d’accordo, il miglior amico delle ragazze. Carole Matthews, Il Sexy Club del  Cioccolato, 2007

Tutto ciò di cui ho bisogno è amore. Ma un po’ di  cioccolata, ogni tanto, non fa male. Lucy van Pelt,  in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000

Beato cioccolato, che dopo aver corso il mondo, attraverso  il sorriso delle donne, trova la morte nel bacio saporito e fondente delle loro  bocche.Anthelme Brillat-Savarin, Fisiologia del gusto, 1825

Prendete della cioccolata, perché le compagnie più cattive  vi sembrino buone.Madame de Sévigné

Nove persone su dieci amano il cioccolato; la decima mente.John Tullius

Un’idea è come una brioche al cioccolato. Bisogna lasciarla raffreddare per vedere se è davvero buona.Serge Uzzan

Forza è riuscire a spezzare a mani nude una barra di cioccolato in quattro ? e poi mangiarne un solo quadratino. Judith Viorst, Love and Guilt and the Meaning of Life, Etc., 1979

STORIA DEL CIOCCOLATO

La pianta del cacao ha origini antichissime: si presume che fosse presente più di 6000 anni fa lungo il Rio delle Amazzoni e l’Orinoco. I primi agricoltori che iniziarono la coltivazione della pianta del cacao furono i Maya solo intorno al 1000 a.C. Le terre che si estendono fra la penisola dello Yucatàn, il Chiapas e la costa pacifica del Guatemala furono quindi le prime a vedere l’inizio della storia del cacao, e insieme ad esso del cioccolato.
La leggenda dice che la coltura del cacao fu sviluppata dal terzo re Maya: Hunahpu. Secondo una leggenda atzeca, la pianta fu donata dal dio Quetzalcoatl per alleviare la fatica degli esseri umani; mentre un’altra leggenda azteca dice che in tempi remoti una principessa fu lasciata, dal suo sposo partito in guerra, a guardia di un immenso tesoro; quando arrivarono i nemici la principessa si rifiutò di rivelare il nascondiglio del tesoro e per questo fu uccisa: dal suo sangue nacque la pianta del cacao, i cui semi sono così amari come la sofferenza, ma allo stesso tempo forti ed eccitanti come le virtù della giovane principessa.
Successivamente ai Maya anche gli aztechi iniziarono la coltura del cacao, e in seguito la produzione di cioccolata; associavano il cioccolato a Xochiquetzal, la dea della fertilità.
Con valore mistico e religioso, il cacao veniva consumato dall’élite durante le cerimonie importanti, offerto insieme all’incenso come sacrificio alle divinità: sono stati trovati diversi esempi di raffigurazione della pianta del cacao su alcuni vasi e codici miniati Maya. Oltre ad un impiego liturgico e cerimoniale, nelle Americhe il cioccolato veniva consumato come bevanda, chiamata xocoatl, spesso aromatizzata con vaniglia, peperoncino e pepe. Tale bevanda era ottenuta a caldo o a freddo con l’aggiunta di acqua e eventuali altri componenti addensanti o nutrienti, quali farine e minerali. Altri modi di preparazione combinavano il cioccolato con la farina di mais ed il miele. La sua caratteristica principale era la schiuma, che veniva anticamente ottenuta mediante travasi ripetuti dall’alto da un recipiente ad un altro. Con la conquista spagnola, si impone l’uso del molinillo, che ruotato velocemente avanti e indietro tra le mani consentiva di ottenere in tempi più brevi la densa schiuma tanto amata dai consumatori della bevanda.
I semi di cacao erano talmente preziosi da venire adoperati anche come moneta: da ciò il primo nome del cacao (Amygdalae pecuniariae, ovvero “mandorla di denaro”) poi sostituito da Carlo Linneo nel 1737 in Theobroma cacao o “cibo degli dei”. Le fonti del tempo narrano anche di frequenti contraffazioni effettuate riempiendo i gusci vuoti con sporcizia o fango. Proprio dal termine azteco in lingua nahuatl “xocolatl” deriva la parola “cioccolato”.
La pianta del cacao arrivò in Europa con Cristoforo Colombo nel 1492 ma venne presto dimenticata perché la bevanda ottenuta non fu gradita alle corti per il suo sapore amaro.
Fu nel 1528 che Ferdinando Cortez (il “conquistador”) portò in Spagna i semi di cacao e l’antica ricetta degli Atzechi: la bevanda ottenuta con l’aggiunta di peperoncino e spezie piccanti (per attenuare il gusto amaro) e addolcita con zucchero, cannella o vaniglia diventò di gran moda per gli aristocratici e le corti europee.
Nel 1606 il cioccolato si produce anche in Italia, a Firenze e Venezia.
Nel 1678 Antonio Ari ottiene dai Savoia il permesso di vendere la cioccolata “in bevanda”.
Alla scuola torinese di cioccolato si forma Francois-Luis Cailler che nel 1819 fonda la prima fabbrica svizzera di cioccolato a Vevey.
Nel 1802 il genovese Bozelli costruisce una macchina per raffinare la pasta di cacao.
Nel 1828 l’olandese Van Houten separa il burro di cacao.
Nel 1865 a Torino Caffarel mescola cacao e nocciole producendo il cioccolato gianduja.
Nel 1878 lo svizzero Daniel Peter mescola il latte al cacao producendo il cioccolato al latte.
Nel 1879 a Berna Rodolphe Lindt produce il cioccolato fondente.
Nel 1923 a Chicago Frank Mars inventa la barretta al cioccolato.

L’INTELLIGENZA SI TROVA NEL CIOCCOALTO

L’elisir dell’intelligenza si trova nel cioccolato!
Era già noto da diversi anni come alcune sostanze – in particolare il flavonolo – contenute nel cacao attivino e migliorino le capacità intellettuali.
Ad incrementare la validità di queste tesi arriva una ricerca condotta da Franz Messerli della Columbia University di New York, nata per esaminare le relazioni esistenti tra consumo di cioccolata e l’intelligenza media di ogni Paese.
I parametri presi ad esame sono i dati sul consumo di cioccolato di 23 Paesi del mondo ed i Premi Nobel consegnati fino al 2011 – quest’ultimi dovrebbero rispecchiare l’intelligenza media del loro Paese d’origine.
Il primo Paese per numero di Nobel ottenuti, la Svizzera, è anche il primo in consumo di cioccolata con 30 chili per persona annui. Anche nelle posizioni successive troviamo tutti i Paesi che occupano le prime posizioni nella classifica dei Premi Nobel conquistati.
In fondo a questa graduatoria si trovano invece Italia, Polonia, Portogallo, Giappone e Brasile, tutti Paesi che consumano pochissima cioccolata.
Il professor Messerli crede fortemente in questa teoria, tanto da aver già annunciato che nel prossimo futuro si dedicherà interamente allo studio di questo miracoloso alimento.

Sarà vero? Forse sì. Ma anche in questo caso, come sappiamo bene, non bisogna esagerare!

FONTE:

CURARSI CON IL CIOCCOLATO

I ricercatori hanno scoperto che un consumo regolare di cioccolato ridurrebbe il rischio di patologie cardiovascolari del 37%, di diabete del 31% e di ictus del 29%. Perché? Il cacao contiene i flavonoidi, in grado di esplicare attività antiossidante, antinfiammatoria, antiaggregante favorendo anche il rilassamento della parete dei vasi sanguigni, utile per la pressione arteriosa. Inoltre, i flavonoidi aiutano a migliorare la sensibilità insulinica con riduzione del rischio di sviluppare il diabete. Per apportare benefici però, il cioccolato deve contenere buone quantità di cacao: quello fondente, infatti, è il più indicato al fine di preservare la salute cardiovascolare. Per far bene, bisognerebbe mangiare circa 6,7 grammi di cioccolato fondente al giorno, cioè mezza tavoletta a settimana. Oltre ai flavonoidi, il cioccolato contiene il triptofano, un aminoacido alleato dell’umore. Quando in una dieta si apporta poco triptofano, si abbassano i livelli di serotonina e si gestisce male la rabbia. Per star bene bisognerebbe assumere circa 350 mg di triptofano al giorno. Oltre al cacao, è contenuto in cibi come latte, merluzzo, alici, tonno, formaggi, caviale, maiale, vitello, pollo, tacchino, avena, noci, arachidi. Ma non finisce qui. Il cioccolato è anche: – afrodisiaco; – antidepressivo; – eccita l’intelligenza; – nutre il corpo e la mente e non favorisce l’acne; – non solo è fonte di energia e piacere, ma non fa venire i brufoli! Nessuno studio ha mai provato che l’acne è una conseguenza del cioccolato. La pelle contiene ghiandole sebacee che producono grasso e possono infettarsi a causa di una scarsa igiene o un’eccessiva produzione ormonale (adolescenza); – Altri fattori influenzano la comparsa di acne, come lo stress e la digestione (stitichezza).
Via libera, quindi a tartufi, praline, baci, torroncini e cremini, ma con moderazione per non minare al proprio peso.

FONTE:pointblog.it

DEFINIAMOLO!

 

Il cioccolato (o cioccolata, specie se fuso) è un alimento derivato dai semi dell’ albero del cacao (Theobroma cacao L.) diffuso e ampiamente consumato nel mondo intero. È preparato a partire dal burro di cacao (la parte grassa dei semi di cacao) con aggiunta di polvere di semi di cacao, zucchero e altri ingredienti facoltativi, quali il latte, le mandorle, le nocciole o altri aromi.

Il cioccolato viene prodotto nelle forme più svariate; la più comune è la tavoletta, ma, sia industrialmente che artigianalmente, il cioccolato viene modellato in forme diverse, specie in occasione di ricorrenze o festività – come nel caso delle uova di Pasqua.

Oltre a ciò, il cioccolato è anche un ingrediente di svariati dolciumi, tra cui gelati, torte, biscotti e budini.

Alcuni studi sembrano confermare che il consumo frequente di cioccolato possa condurre ad una particolare forma di dipendenza detta, per analogia con l’alcolismo, cioccolismo. Altri studi dimostrano come l’assunzione di cioccolato stimoli il rilascio di endorfine, in grado di aumentare il buon umore.

Il termine “cioccolata” viene utilizzato come sinonimo di “cioccolato” oppure per indicare una bevanda liquida a base di polvere di semi di cacao, nell’uso occidentale contemporaneo invariabilmente con l’aggiunta di zucchero (al contrario di come veniva consumato il cacao in bevande salate e speziate nelle culture precolombiane).

FONTE: http://it.wikipedia.org/wiki/Cioccolato